STORIE 

Oman DI ACQUA E DI SABBIA

Crocevia di tre continenti, l’Oman ha un ricco passato coloniale di scambi. Dai suoi porti sono passate nei secoli merci da tutto l’estremo Oriente: sete, porcellane, incenso e spezie. Le culture si sono susseguite fino ad arrivare all’attuale monarchia assoluta governata dal Sultano Qābūs bin Saʿīd Āl Saʿīd, amato e riverito da tutto il popolo. Le coste lambite dal Mar Arabico si innalzano in catene montuose, all’interno il “Quarto Vuoto“, il deserto del Rub Al Khali. Sebbene il territorio sia principalmente arido, piogge ed umidità del mare, creano un particolare ecosistema.

Ogni piccolo villaggio ha la sua Moschea, dalla più sontuosa alla più antica.

Luoghi di preghiera

Semplici pietre piantate nel terreno, elaborati mausolei, lapidi cesellate con iscrizioni
del Corano,
enigmatiche tombe ad alveare.

Luoghi del Ricordo

Antichi castelli, città fortificate, porti sulla via dell’incenso. E’ quello che rimane della storia del paese,
Tribù beduine, Persiani, Arabi, Portoghesi ed Inglese.

Tracce del passato

Nelle pianure arse dal sole fin dai tempi antichi, l’uomo ha costruito complicati sistemi
di irrigazione,
qualche goccia d’acqua per formare rigogliose oasi di palme.
Degli antichi villaggi rimangono solamente 
case disabitate di sabbia e di paglia
che racchiudono piccoli gioielli,
i portali, le finestre, i soffitti di travi decorate.

Goccia su goccia

Dune bianche si perdono nelle acque cristalline, scogliere a picco precipitano nell’azzurro del mare.

Oceano

Nelle notti stellate creature marine raggiungono le spiagge per deporre il loro frutto.

Il miracolo della vita

Pioggia su pioggia, goccia su goccia, durante i millenni l’acqua ha scavato, ha rotto,
ha intaccato le rocce riarse creando wadi e doline.

Gioielli d’acqua

Nel sud del paese, una larga spaccatura terrestre, il Wadi Shuwaymyah. La falesia scende a picco,
all’interno è tutto secco e desolato. Le tinte pastello delle rocce si intersecano tra di loro
creando immaginarie tavolozze di colori.

Nel nord del paese dalle pianure riarse, catene montagnose si ergono verso il cielo
raggiungendo i tremila metri. Ai piedi del Jebel Shams, il Gran Canyon d’Arabia.
Un salto di mille metri che termina nel budello di roccia del Wadi Ghul.

Il venerdì per la preghiera, il sabato per il commercio. Nel nord del paese ogni settimana confluiscono
genti da tutto il territorio per il mercato del bestiame di Nizwa.

Incontri, scambi, chiacchiere

Occhi sfuggenti, occhi attenti, occhi curiosi, occhi seducenti, sono gli occhi delle donne beduine.

Dietro la maschera

Silenziosi nelle immensità aride, vagano nelle calure desertiche, quasi non avessero meta.

Le navi del deserto

Rub Al Khali, il quarto vuoto” oceano sterminato di dune rosse, arancio, gialle. intercalate da
bacini aridi. I
l vento le crea, il vento le modella, la luce cambia, le ombre aumentano,

il sole cresce e brucia le sabbie, effetti di luce, effetti di ombre.

Lo spettacolo della natura

STORIE 

Foto e testi a cura di Cesare Sabbatini
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