STORIE 

Mongolia Altai EAGLE FESTIVAL

Dal 1999 l’Eagle Festival e’ sia un evento che riunisce i cacciatori di tutta la regione degli Altai per celebrare l’apertura della caccia con le aquile, sia un modo per mettere in contatto le genti che vivono nomadi nel vasto territorio. Il Festival si svolge in due giorni con varie tradizionali gare, tra cui: lo “Shyrga Tartu” che consiste nella cattura della volpe (adesso rappresentata da una sua pelle imbottita di carne) o nel lancio da una collina del rapace che raggiungerà il braccio del cacciatore a cavallo. Si svolgono anche gare di tiro con l’arco, gare di corse di cammelli ed infine la “Kukhbar” una lotta a cavallo in cui i cavalieri si contendono una pelle di pecora. Le aquile vengono rubate alla madre in tenera età scegliendo il soggetto più forte della nidiata. Poi incomincia l’addestramento che dura anche più di due anni. L’aquila rimane con il cacciatore fino agli otto/dieci anni e poi viene liberata. Il periodo della caccia inizia ad autunno quando le prede, marmotte, volpi e lupi sono più pasciuti ed il pelo più bello e luccicante.

LE REGINE DEGLI ALTAI

Le aquile vengono prelevate dai nidi in tenera età, scegliendo il pulcino più forte della nidiata. Poi incomincia l’addestramento che dura anche più di due anni. L’aquila rimane con il cacciatore fino agli otto/dieci anni e poi viene liberata. Il periodo della caccia inizia ad autunno quando le prede, marmotte, volpi e lupi sono più pasciuti ed il pelo più bello e luccicante. Occhi attenti, un rumore, un movimento e le pupille si dilatano mettendo a fuoco la possibile preda… Le Regine degli Altai.

IL LUNGO VIAGGIO

La maggior parte dei partecipanti, è di origine Kazaka, fieri delle tradizioni indossano per l’occasione i pesanti abiti di pelliccia e cavalcano i piccoli e nervosi cavalli Mongoli. I cacciatori percorrono lunghi spostamenti in sella per raggiungere il luogo del Festival nei pressi di Ulgii. Un lungo viaggio per la vittoria.

THE PARADE

Sotto la bandiera azzurra Kazaka, i cacciatori si riuniscono quasi a formare un esercito antico. Si dispongono in fila, il passo diventa trotto per poi esplodere nel galoppo. Vessilli colorati, zoccoli scalpitanti, ali che si spiegano al vento. Che inizi il Festival delle aquile.

UOMINI E DEI

Un rapporto stretto intercorre tra il cacciatore e l’aquila. I visi sfiorano i possenti becchi, carezze amorevoli scivolano sulle teste dei rapaci, parole tranquillizzanti fanno eco ai gridi delle aquile. I Re e le Regine della caccia.

OGGI SI VOLA

Iniziano le prove di abilità. La tensione cresce, in gioco per il cacciatore, la fama per un anno per aver vinto la gara. Per l’aquila un succoso pezzo di carne fresca. L’uomo e la bestia, Re e Regine, sguardi attenti, nervosi, sempre vigili… Un urlo umano. La risposta dell’animale. Oggi si vola.

NATI PER COMBATTERE

La sfida continua. La precisione degli arcieri. La potenza dei cammelli. La forza della lotta a cavallo. Competizioni primitive, selvagge, che riportano ad un sapore antico che si esprime nel raggiungimento di eccellere nelle proprie categorie. Essere i migliori delle terre degli Altai.

STORIE 

Foto e testi a cura di Cesare Sabbatini
Vietata la riproduzione senza consenso dell’autore