Mangystau IL SILENZIO DEL VENTO
«La solitudine è ascoltare il vento e non poterlo raccontare a nessuno»
(Jim Morrison)
Il Mangystau è il paese del vento, ci si addormenta di notte, in tenda, cullati dal suo canto per poi ritrovarlo inesorabilmente il mattino dopo. E’ una presenza tanto costante che dopo qualche giorno non lo si avverte più, non ci si fa più caso, il vento diventa silenzioso, ed in silenzio continua a lavorare tra le valli, nei canyon, sulle pareti delle montagne, nelle depressioni del terreno, ovunque. Ed è così che si è formato nei secoli questo mondo perduto fatto di bizzarre formazioni rocciose dove chiunque facendo volare la fantasia può vedere mostri preistorici, castelli incantati e cascate di ghiaccio.
Viaggiando in questo territorio arido e desolato senza alberi, caratterizzato da una bassa vegetazione si ha il senso della libertà e della solitudine. Si incontrano numerose “Città dei Morti”, costruite da popolazioni nomadi che hanno lasciato più tracce della propria morte che della loro vita. Le poche “Città dei Vivi” e le Moschee sotterranee sono l’unica opportunità di incontrare degli umani, cammelli e cavalli sparsi nelle steppe sono le uniche creature che si muovono in questo mondo spazzato dal silenzio del vento.
Caravanserraglio e Necropoli HANGA BABA
ZHIGALGAN …dove passeggiavano le tigri denti a sciabola…
Necropoli KARAGASHTI AULIE
Necropoli KENTY BABA
Moschea Sotterranea e Necropoli SULTAN EPE
SHAKPAKTYSAY CANYON …la grande onda bianca…
Moschea Sotterranea SHAKPAK-ATA
KAPAMSAY CANYON …tra le pareti d’argento…
…i due volti di SHERKALA
AYRAKTY MOUNTAINS …nella Valle dei Castelli di Pietra…
TUZBAIR …giù fino al Grande Sale…
Moschea e Necropoli BECKET ATA
TUYESU …e poi la sabbia si riprese tutto…
Foto e testi a cura di Cesare Sabbatini
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