STORIE ⇒

Kirghizistan AEREOPLANINI

…a volte non ci si rende conto che un semplice gesto possa portare gioia…

Asel e Erlan sono due bimbetti pieni di energia: faccette arrossate dal sole, manine sporche di terra e occhietti furbi che non si lasciano sfuggire nulla. Come tanti bambini Kirghizi seguono la famiglia sui pascoli estivi, mesi a contatto con la natura imparando a poco a poco il mestiere dei padri. Sotto gli occhi vigili della nonna, dopo un primo momento di timidezza, come tutti i bambini, si scatenano, con i pochi giocattoli inventati per passare il tanto tempo libero, per mettersi al centro dell’attenzione . Un povero asinello diventa un parco giochi in un continuo sali e scendi, un piccolo camioncino di plastica gialla si trasforma in una “Ferrari” che scende veloce dalle colline circostanti…. ogni cosa si trasforma in un semplice gioco per passare le lunghe giornate. …ma le giornate sono lunghe…. sui pascoli estivi.
Un foglio di carta, qualche piega fatta bene e gli si “regala” un nuovo passatempo. Le faccette sono interrogative e perplesse… poi qualcuno con pazienza gli fa vedere come divertirsi con un foglio di carta ripiegato. Un lancio calibrato, un attimo di stallo e quel foglio di carta ripiegato prende quota planando giù dalla collina. Le faccette si illuminano, gli occhietti incominciano a sognare e i sorrisi si allargano. Oggi si vola, si vola sugli…. areoplanini.

T R A N S U M A N Z A

E’ giugno, il lungo inverno è alle spalle e come tutti gli anni si parte…. chilometri e chilometri che scorrono lentamente nelle vallate tra montagne ancora innevate. Pecore, cavalli, mucche, yak… mandrie che si spostano alla ricerca dei pascoli montani migliori.

….poi si fa campo, arrivano le famiglie, si montano le grandi yurte ed inizia la vita estiva. Vita dura, vita silenziosa, vita solitaria ma generosa. L’ospitalità è sacra: un sorriso, una stretta di mano, un pezzetto di formaggio secco ed una tazza fumante di chai.

S A C R I F I C I O

In qualche modo bisogna sopravvivere… si cerca il vitello grasso, poi la preghiera per ringraziare un qualcuno che ci ha donato tutto ciò e poi inizia il lavoro “sporco”… nulla va sprecato.

GENTI KIRGHIZE
O G G I….  M E R C A T O

Come in ogni posto del mondo, il mercato è un luogo di aggregazione sociale. Ad Al Bashy ogni domenica arrivano dalle vallate circostanti contadini e pastori per vendere ed acquistare, fino a non tanto tempo fa ci si scambiavano le merci con il metodo del baratto ora con l’arrivo dei prodotti dalla vicina Cina le cose sono cambiate. Ora, moneta…. canta.

C O N   G L I   O C C H I   D E L L E   A Q U I L E

L’antica arte della caccia con le aquile, uno stretto binomio tra l’uomo e la bestia.

G L I   U O M I N I   D E L   M I E L E

RICORDI SOVIETICI NELLA TANA DI ALEXANDR

L’ E T E R N O   R I P O S O
…e come ogni cosa tutto ha una fine…

…posti al di fuori dei villaggi, in posizioni panoramiche… ricchi mausolei, intelaiature in ferro a forma di yurta, semplici piramidi di dura terra…

…antiche foto e ritratti sbiaditi dal tempo… simboli religiosi e politici…

…non ci sono fiori, non ci sono candele, solo silenzi e ricordi…
…le “Città dei Morti”…

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Foto e testi a cura di Cesare Sabbatini
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