STORIE 

Birmania DOLCI SORRISI

La prima volta che visitai questo paese era il lontano 1985, allora si chiamava Birmania (Burma in Inglese), la sua capitale era Rangoon, per visitarla bisognava “volare” perchè il Visto era della durata di solo una settimana, era un regime militare molto severo, la gente era terrorizzata dalle epurazioni sebbene c’era sempre un sorriso pronto ad illuminare i volti. La povertà era tangibile ad occhio ma dignitosa, le percentuali di indigenza, mortalità e vita media erano tra le più alte nel mondo.
Ci tornai nel 2007 e sulla carta tanto era cambiato. La Birmania era diventata Myanmar, quella che era Rangoon ora veniva chiamata Yangon e non era neanche più la capitale, trasferita nel nord del paese assumendo il nome di Naypyidaw, cioè “sede dei re“, il visto era per quindici giorni, non si potevano più utilizzare gli economici treni per evitare il contatto tra turisti e locali, i Buddha avevano corone luminose ad intermittenza, i monaci usavano l’allora telefonino ed il paese era alla ribalta mediatica trascinato dalla forte personalità di una donna che il mondo conosceva come Aung San Suu Kyi e che la gente, per paura, aveva soprannominato “Madam“. Quello che non era cambiato…. rimaneva un regime militare feroce, la gente sebbene sembrasse più modernizzata, rimaneva terrorizzata e sottomessa, c’era qualche ricco ricco in più ma anche tanti e tanti poveri poveri in più.
                                          ….il sorriso, quello, è rimasto

 

I MERCATI DEI COLORI

E’ ancora mattina presto quando le città ed i paesi si svegliano. Dalle campagne giungono le venditrici, nei mercati si trova di tutto e di più, anche se le cose sono sempre le stesse. Ai bordi delle strade si incominciano a stendere i prodotti agricoli, si aprono le bancarelle, un altro giorno comincia vendendo i colori Birmani.

ACQUA E TERRA

Vita rurale attorno al grande lago Inle, un vero polmone di vita, dove gli uomini “remano con i piedi”.

OGGI E’ FESTA

Sul calendario è luna piena, villaggio di Myinkaba nei pressi di Bagan. Una curva, due curve e si entra in paese. Oggi è festa, la gente è in strada, tanta confusione. Tanti bambini agghindati seduti all’interno di una grande tenda dove la musica è una nenia ripetitiva. Tanti ragazzi con costumi scintillanti sciamano sulle strada principale. Carri in fiore trainati da possenti buoi bianchi. Ci sono pure 2 elefanti per il bambini ricchi. Sarà il suo compleanno ? Sarà una festa di iniziazione ? Perchè tanti bambini piccoli e ragazzi giovani ?
                    Troppe domande….. meglio sedersi ed osservare

STORIE 

Foto e testi a cura di Cesare Sabbatini
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